sabato 30 novembre 2013

4° Incontro



Schema riassuntivo della riunione del giorno 27/11/2013

Zaccheo e Dio: un incontro, una relazione che cambia la vita! 

Vangelo di Luca (19,1-10) – Bibbia CEI: 


1 Entrato in Gerico, attraversava la città. 2 Ed ecco un uomo di nome Zaccheo,capo dei pubblicani e ricco, 3 cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. 4 Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. 5 Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». 6 In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. 7 Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È andato ad alloggiare da un peccatore!». 8 Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». 9 Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; 10 il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».


Gesù attraversa la città: non passa oltre, ma entra in relazione con la vita di quel luogo, con le persone che hanno un volto, un nome, una storia. Dio non aspetta dentro il tempio di essere venerato, ma bussa alla porta dei suoi figli, ci cerca.

E io? Mi lascio attraversare/incontrare  dal Signore?

….ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura

Ci sono degli ostacoli che “intralciano” il nostro incontro con Lui?

Zaccheo è pervaso da un desiderio. Nonostante i soldi e il successo, sente “l’inquietudine del cuore”. Desidera vivere bene. Perde la testa, corre come un bambino, si arrampica col presentimento che solo dio può cambiare la sua vita! È il desiderio che sostiene la vita, il camminare.
E io? Desidero vedere Gesù? Educo il mio desiderio?

Quali sono i nostri sicomori? Su cosa ci appoggiamo?

Quali sono le nostre iniziative per incontrare Gesù?


Gesù sa creare uno spazio di fiducia e di libertà in cui l’altro può entrare senza provare paura e senza sentirsi giudicato. Sa crear cioè un clima relazionale che fa emergere l’altro come soggetto. Non lo riduce a categoria, a peccatore, ma lo incontra in quanto uomo. Raggiunge e incontra l’uomo dov’è senza esprimere un giudizio.
E noi, nelle nostre relazioni, etichettiamo, giudichiamo? Tendiamo a “incasellare” le persone in determinati schemi?

In fretta scese e lo accolse pieno di gioia
Permettiamo al Signore di entrare nella nostra casa, nella nostra “zona intima”?

Zaccheo trova il tempo dell’accoglienza. Ed io?  Sto nello spazio di amicizia che il Signore mi dà? L’incontro con Lui ha delle ripercussioni nelle mia vita?

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