Schema riassuntivo della riunione del giorno 27/11/2013
Zaccheo e Dio: un incontro, una relazione che cambia la vita!
Vangelo di Luca
(19,1-10) – Bibbia CEI:
1 Entrato in Gerico, attraversava
la città. 2 Ed ecco un uomo di nome Zaccheo,capo dei pubblicani e ricco, 3 cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla,
poiché era piccolo di statura. 4 Allora corse
avanti e, per poterlo vedere, salì
su un sicomoro, poiché doveva passare di là. 5 Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo
fermarmi a casa tua». 6 In fretta
scese e lo accolse pieno di gioia. 7 Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È
andato ad alloggiare da un peccatore!». 8 Ma Zaccheo, alzatosi, disse al
Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato
qualcuno, restituisco quattro volte tanto». 9 Gesù gli rispose: «Oggi la
salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; 10 il
Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Gesù attraversa la città: non passa oltre, ma entra in
relazione con la vita di quel luogo, con le persone che hanno un volto, un
nome, una storia. Dio non aspetta dentro il tempio di essere venerato, ma bussa
alla porta dei suoi figli, ci cerca.
E io? Mi
lascio attraversare/incontrare dal
Signore?
….ma non gli riusciva
a causa della folla, poiché era piccolo di statura
Zaccheo è pervaso da un desiderio. Nonostante i
soldi e il successo, sente “l’inquietudine del cuore”. Desidera vivere bene.
Perde la testa, corre come un bambino, si arrampica col presentimento che solo
dio può cambiare la sua vita! È il desiderio che sostiene la vita, il
camminare.
E io? Desidero vedere Gesù? Educo il
mio desiderio?
Quali
sono i nostri sicomori? Su cosa ci appoggiamo?
Quali
sono le nostre iniziative per incontrare Gesù?
Gesù sa creare uno spazio di fiducia e di libertà in cui l’altro può
entrare senza provare paura e senza sentirsi giudicato. Sa crear cioè un clima
relazionale che fa emergere l’altro come soggetto. Non lo riduce a categoria, a
peccatore, ma lo incontra in quanto uomo. Raggiunge e incontra l’uomo dov’è
senza esprimere un giudizio.
E noi,
nelle nostre relazioni, etichettiamo, giudichiamo? Tendiamo a “incasellare” le
persone in determinati schemi?
In fretta scese e lo accolse pieno di gioia
Permettiamo
al Signore di entrare nella nostra casa, nella nostra “zona intima”?
Zaccheo
trova il tempo dell’accoglienza. Ed io?
Sto nello spazio di amicizia che il Signore mi dà? L’incontro con Lui ha
delle ripercussioni nelle mia vita?
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